Per la qualità del cielo stellato, l’impegno nella tutela e valorizzazone del patrimonio celeste e per i servizi di ospitalità disponibile per i viaggiatori, a seguito dei rilievi effettuati dal team di „Astronomitaly“ è stato conferito all’astrovillaggio il riconoscimento „I cieli più belli d’Italia“ – GOLD. La location entra dunque a far parte della Rete del Turismo Astronomico e si distingue come destinazione d’eccellenza per l’Astroturismo, fra i migliori luoghi dove osservare le stelle e la Via Lattea.
Indicano verso l’alto le rocce calcaree dei giganti senza tempo delle Dolomiti. Le loro cime aguzze bramando l’azzurro del cielo. Lassù, nella sfera celeste, le stelle seguono la loro orbita e quando le luci della notte fanno affiorare l’universo, i pianeti strizzano l’occhio alla Terra.
Sono a strisce, pieni di crateri e circondati da anelli: i pianeti luminosi del nostro sistema solare.
È dinamico. È il più vicino al Sole. È il pianeta più piccolo. Mercurio è figlio del crepuscolo e spunta solo pochi minuti prima o dopo il Sole.
La chiamano la Stella del Mattino o della Sera. Dopo la Luna, Venere è l’astro più luminoso del cielo notturno e a volte lo si può ammirare anche di giorno.
Puoi scrutare angoli lontani dell’universo, ma rimarrai comunque con i piedi su di lei, sulla Terra feconda. È il pianeta più denso del nostro sistema solare ed è pieno di vita.
C’è chi sostiene che l’amore per i pianeti non arrugginisca mai. Ma con una quantità così elevata di ossido di ferro non si sorprende davvero nessuno, quando lo si vede brillare di rosso fuoco da lassù. Marte, con i 27 km di altezza dell’Olympus Mons, vanta il monte più alto del sistema solare. E il sistema di valli più lungo: le Valles Marineris, infatti, raggiungono complessivamente i 4.000 km di lunghezza.
È il pianeta più grande del nostro sistema planetario: Giove, un gigante corpulento e silenzioso, all’interno del quale la Terra troverebbe posto più di 1.000 volte. Solo nella sua tempesta, nella “Grande Macchia Rossa”, ce ne starebbero ben due di pianeti Terra.
È il secondo pianeta più massiccio del sistema. È impossibile da confondere perché milioni di frammenti di roccia, di ghiaccio e di polveri e 31 lune aleggiano in forma di anelli attorno alla pancia di Saturno. Questa sua particolarità lo rende riconoscibile ad occhio nudo.
Wilhelm Herschel lo ha scoperto nel 1781: Urano porta il nome della divinità greca del cielo ed è il settimo pianeta e il più freddo del sistema solare con una temperatura minima di -224°C.
Nettuno è un gigante gassoso, eppure è talmente lontano dalla Terra che non è facile riconoscerlo, nemmeno con un telescopio. Proprio per questa ragione la sua posizione non è stata scoperta, ma calcolata. Finora solo una sonda spaziale si è avvicinata a questo pianeta. Correva l’anno 1989. Le stagioni migliori per osservalo sono l’autunno e l’inverno.
Gli astronomi continuano a contestare la classificazione di Plutone, il pianeta che deve il suo nome alla divinità della mitologia romana, il signore dell’Averno. Nel 2006 è stato escluso dai pianeti del sistema solare e riclassificato come Pianeta Nano. Prima del declassamento Plutone era considerato il nono pianeta del sistema solare.
L'Astrovillaggio nel comune di Cornedo all' Isarco (Trentino-Alto Adige) partecipa al progetto Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 denominato SKYSCAPE, insieme al leadpartner Comune di Asiago (Veneto), al Comune di Talmassons (Friuli Venezia Giulia) e all'Associazione "Tiroler Umweltanwaltschaft"(Tirolo del Nord - Austria).
L'obiettivo principale del progetto è quello di tutelare e valorizzare il patrimonio naturale e culturale di alcune aree per creare un prodotto innovativo legato all'osservazione del cielo, il cosiddetto turismo "astro". Queste aree potrebbero promuovere approcci innovativi al turismo scientifico, naturale e sostenibile, nonché alle attività ricreative e culturali, e potrebbero rappresentare un valore aggiunto per i turisti.
Il "Primo Astrovillaggio europeo" nel comune di Cornedo all' Isarco opera nel settore dell'astroturismo già dal 2012 ed è quindi la forza trainante per gli altri partner, la maggior parte dei quali è solo agli inizi dello sviluppo dell'astroturismo.