Un esercizio di equilibrio tra i sentieri del Catinaccio
Manuel
Autore Manuel Demetz
Tag Famiglia

Un’escursione con passeggino al seguito a Carezza

Aria fresca, esercizio fisico, natura, paesaggi: talvolta una dose di movimento outdoor ha lo stesso effetto di una barretta energetica gigantesca. E la sensazione che si prova è quasi la stessa di quella che trasmettono i bambini ai propri genitori. La loro curiosità, il loro sorriso e la loro spensieratezza portano energia nella vita di mamma e papà e le danno un senso. Tuttavia, chi ha la possibilità di trascorrere la giornata all’aperto assieme ai propri figli, deve tenere a mente soprattutto una cosa: la preparazione è la chiave vincente!

Prima di dare il via alla nostra annuale settimana tra le montagne, la prima in quattro, abbiamo fatto proprio questo: ci siamo preparati a dovere. Vie ferrate e uscite in MTB sono state eliminate dal nostro programma; dopotutto vogliamo trascorrere queste giornate di vacanza appieno e goderci il tempo libero assieme ai nostri bambini. Soprattutto perché terminata questa vacanza il più grandicello inizierà ad andare a scuola. Pieno d’orgoglio paterno posso dire che il nostro ometto è tutt’altro che un escursionista svogliato. Infatti è sempre contento di partire per un’avvincente camminata tra i monti! L’ultima arrivata di casa, la nostra piccolina di otto mesi, invece, si gode la vista e la comodità del passeggino dotato di ammortizzatori. Il piano d’azione è chiaro: ci aspetta una settimana di movimento all’insegna delle escursioni! E secondo le previsioni tra le Dolomiti è dalla nostra anche il meteo.

Niente male questi passeggini...

Mia moglie ha dato di nuovo ascolto a quel senso pratico e di responsabilità che accomuna tutte le mamme e si è fatta consigliare qualche escursione adatta alle famiglie con passeggino al seguito. Inoltre si è assicurata che i percorsi scelti siano effettivamente consoni, chiedendo informazioni al centro turistico dell’area escursionistica Carezza. I primi quattro giorni del nostro soggiorno filano lisci. Alla malga Stadlalm, all’hotel Moseralm, alla malga Heinzen e lungo la via panoramica tutto prosegue secondo i piani. Così continuiamo imperterriti il nostro cammino portandoci dietro il nostro passeggino adatto anche ai sentieri non battuti. In mezzo al bosco, con qualche sterzata, ma sempre a pieno ritmo. La nostra piccola sembra apprezzare la camminata e il comfort della sua tre ruote: a volte ammira incuriosita il verde dei boschi alpini, mentre qualche minuto dopo sonnecchia rilassata godendosi l’escursione. Anche se per mia moglie e per me lo sforzo sportivo-alpinistico risulta essere piuttosto ridotto, le escursioni con i bambini si rivelano essere un’esperienza veramente emozionante! Al più tardi una volta giunti al quinto giorno...

Una nuova tre ruote, un nuovo percorso

Passiamo la nostra quarta serata di vacanza chiacchierando sul balcone della nostra spaziosa stanza e ammirando i pendii del Catinaccio. “Mi piacerebbe proprio provare la via ferrata Roda di Vaèl”, mi sussurra nell’orecchio mia moglie mentre le verso un altro bicchiere di Cabernet Sauvignon Campaner. Quindi sorrido compiaciuto e inizio a rifletterci su...

Il giorno seguente al buffet della colazione propongo un cambio di programma: “Oggi potremmo avvicinarci alla via ferrata Roda di Vaèl!”. Come previsto mia moglie mi guarda con uno sguardo scettico. Appena il tempo di una macedonia e la mia proposta è già stata accettata. Terminata la colazione si parte. Mia moglie suggerisce di raccogliere ancora qualche informazione sulla fattibilità del nostro giro con passeggino presso l’ufficio di informazione turistica. Io controbatto con convinzione: “Non ce n’è bisogno, vedrai che troveremo una strada! Ho scaricato sul mio smartphone una cartina topografica, non preoccuparti!”

Hey Roda di Vaèl, ci siamo anche noi!

Il punto di partenza della nostra escursione al motto di “Noi andiamo fino alla Roda di Vaèl” è il Passo di Costalunga. Il nostro ragazzo è in fermento; ad aumentare la sua voglia di camminare ci hanno sicuramente pensato gli aneddoti da scalatore che gli ho raccontato a colazione. Il tempo regge. La piccola di casa e mia moglie sono di ottimo umore. All’inizio passeggiamo verso est lungo una strada forestale in direzione del Gruppo del Catinaccio. Io tengo lo smartphone costantemente a portata di mano. “La strada sembra essere perfetta”, commento. E tacitamente spero che la situazione resti tale. Ma naturalmente accade sempre ciò che deve succedere: nel giro di meno di mezz’ora la strada si trasforma in una salita con una pendenza non trascurabile.

Spazio alla fantasia! 

Siamo determinati e io confido sul fatto di riuscirci (in fondo non mi resta altro da fare ;-)). Girarci e tornare indietro non è un’opzione da considerare. Faccio strada io, mia moglie mi segue. Assieme solleviamo il passeggino che teniamo in mezzo a noi e portiamo la nostra piccola regina (ok, forse vista la tenera età è il caso di chiamarla ancora per un po’ principessa) ad alta quota, fino al termine della rampa, come su una carrozza dell’Orient Express. Il nostro piccolo grande ometto procede accanto a noi, poi ci supera, poi ci indica la via migliore. Che le nostre fronti siano sudate non è difficile da immaginare. Ma cosa volete farci, in fondo il cammino è la meta!

Una volta arrivati in cima ci troviamo ad un passo dalla Roda di Vaèl, proprio come immaginavo. Al di là delle difficoltà, o forse proprio per questa ragione, questa emozionante escursione con i bambini e il passeggino ci ha regalato esattamente ciò che stavamo cercando: avventura allo stato puro! Di sicuro la nostra escursione non è stata meno stimolante e probabilmente neppure meno faticosa della via ferrata Roda di Vaèl. 

Tutto è bene quel che finisce bene

Tanto imprevedibile e avventurosa è stata questa escursione, tanto lisce e senza problemi sono filate le altre gite che abbiamo intrapreso durante la nostra vacanza. Ora possiamo dire che scoprire la natura delle Dolomiti della Val d’Ega è semplice e comodo, anche con il passeggino al seguito! Noi siamo grandi estimatori di questa valle. Perché questa terra, ora che siamo genitori, ma lo stesso accadeva anche quando eravamo solo una coppia, ci offre infinite possibilità per vivere appieno la nostra passione per le attività all’aria aperta. Sempre nuove, sempre emozionanti. Costantemente circondati da una cornice naturale straordinaria: questi sono i motivi che ci spingono a scoprire la Val d’Ega anno dopo anno.

Sciatori in discesa sulla pista Re Laurino - Catinaccio al tramonto | © Carezza Dolomites/Harald Wisthaler
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