Il Santuario della Madonna di Pietralba si inserisce possente e maestoso nel grazioso paesaggio naturale della Val d’Ega. Sotto questo cielo ogni albero, ogni prato, ogni fiore sembra prendere ispirazione dall’apparizione della Madonna all’eremita Leonhard Weißensteiner. Nel 1553, infatti, il contadino, dopo essere precipitato in un profondo burrone, vide comparire la Vergine Maria. In suo onore l’eremita costruì una cappella che venne successivamente ampliata e che rappresenta ad oggi un suggestivo luogo di pellegrinaggio da cui la località presso Monte San Pietro prende il nome.
Il 24 agosto 1885 l’allora vescovo di Trento, Giovanni Giacomo della Bona, in presenza di 130 sacerdoti e 15.000 fedeli incoronò nuovamente la statua miracolosa della Madonna Addolorata. La visita di Papa Giovanni Paolo II nel mese di luglio del 1988 rese ancora più celebre questo luogo di pellegrinaggio. Anche Papa Giovanni Paolo I amava ammirare il magnifico paesaggio tinto di verde acceso attorno al Duomo delle Dolomiti e respirare la brezza alpina estiva davanti alla Madonna di Pietralba.
Il Beato Giovanni Paolo I, originario di Canale d’Agordo nelle Dolomiti bellunesi, mantenne un profondo legame con i santuari mariani del Trentino-Alto Adige, in particolare con quello di Pietralba, che frequentò regolarmente anche negli anni del suo ministero episcopale. In occasione del Giubileo 2025, è stato promosso un itinerario spirituale che ripercorre i luoghi da lui visitati, con l’obiettivo di valorizzare la sua figura e la tradizione religiosa delle Dolomiti. Vai ai dettagli.
Agli occhi dei fedeli e delle persone che credono nella spiritualità il Santuario della Madonna di Pietralba rappresenta un luogo ricco di energia, dove pregare per la guarigione e cercare conforto. Le innumerevoli immagini votive che si susseguono alle entrate laterali del santuario sono la testimonianza della gratitudine dei fedeli. La chiesa stessa custodisce suggestivi tesori d’arte come la pietà raffigurante la Madonna Addolorata, l’altare principale ricoperto da lamine d’oro e d’argento, gli affreschi della volta opera di Adam Mölk, gli altari laterali di Pußjäger ed ulteriori opere firmate A. Silber e F. Haider. All’interno della chiesa è ammirabile anche la cappella originaria, mentre all’esterno è possibile visitare la cappella dedicata a San Pellegrino Laziosi, il patrono dei malati di tumore.
Orari di apertura: dalle ore 7.30 alle ore 19
Orario delle sante messe giorni festivi: ore 9, 11, 15 & 17 (solo dal 01.04.-31.10.)
Orario delle sante messe giorni feriali: ore 11 & 18.30
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