A Tires, la prima funivia cabrio d’Italia compie il viaggio inaugurale
Sono le 8.30 e il termometro segna -2°C. A San Cipriano, in Val di Tires, il sole si nasconde ancora dietro il Catinaccio, ma l’aria tersa e il cielo limpido creano la cornice ideale per l’inaugurazione della nuova funivia cabrio, che collega Tires con il comprensorio sciistico ed escursionistico Carezza Dolomites. Sciatori e curiosi attendono con impazienza il viaggio inaugurale da San Cipriano a Malga Frommer. L’emozione, per un momento a lungo atteso, è palpabile.
Mobilità dolce…
Vengo accolta da Florian Eisath, direttore dell’azienda Carezza Dolomites, che mi svela altre curiosità sul suggestivo progetto di collegamento funiviario. Ogni 20 minuti, due cabine servono il tratto da San Cipriano a Malga Frommer, lungo poco meno di 4 km. Attualmente, solo una delle due cabine è munita di terrazza: la seconda, terminato l’inverno, sarà convertita e resa anch’essa disponibile in versione cabrio per l’inizio della stagione estiva. La funivia è raggiungibile senz’auto, grazie al servizio navetta che la collega con le strutture ricettive della Val di Tires e alla fermata dei mezzi di trasporto pubblico, che sorge direttamente nei pressi della stazione a valle.
Architettura dolce…
Ad essere spettacolare non è solo la funivia: anche l’architettura delle stazioni a valle e a monte promette un ulteriore passo avanti nel percorso verso una mobilità dolce. Le stazioni, interrate e pressoché invisibili, s’inseriscono armoniosamente nel paesaggio circostante. Dall’esterno, grazie all’inverdimento, si scorgono solo gli ingressi e le uscite. L’incantevole scenario del Catinaccio, invece, irrompe e si rivela in tutta la sua maestosità. All’interno, mi accoglie un’architettura moderna: elementi illuminanti verdi, pareti effetto legno, strutture frastagliate sul soffitto e vetrate sapientemente inserite, che si affacciano su uno spettacolo senza eguali.
Si parte!
L’attesa è finita: tra esclamazioni di meraviglia, la cabina cabrio di due piani lascia la stazione a valle, librandosi su verdi distese boschive e prati innevati. Si respirano entusiasmo e un pizzico di magia. La terrazza aperta sul tetto della cabina, che può accogliere sino a dieci persone, è al completo: nessuno vuole perdere l’opportunità di vivere questa esperienza. Nella parte inferiore della funivia, quella “normale”, trovano posto altre 50 persone, così come le bici in estate.
L’aria frizzante dell’inverno mi riempie i polmoni, la vista a 360° è mozzafiato e il sole, a metà strada, si leva sulle creste dentellate del Catinaccio: ora è tutto perfetto!
Dopo sette minuti, il viaggio si conclude e mi trovo nel cuore del paradiso invernale Carezza Dolomites. A questo punto, non resta che mettersi gli sci ai piedi: mi attendono 40 km di piste perfettamente preparate…