Passi ovattati verso la felicità
Una giornata di trekking con i lama assieme alla famiglia in Val d’Ega
La maggior parte dei bambini desidera ardentemente un gatto o un cane. Chi conosce gli sguardi ingenui negli occhi luccicanti dei bambini sa quanto sia difficile continuare a negare loro questa gioia. E così, dopo un po’ d’attesa, più o meno lunga, entra in casa un gattino, un cucciolo di cane dalle tenere orecchie all’ingiù o un buffo porcellino d’India. O perlomeno un pesciolino rosso, cosa del tutto accettabile. Ma il caso vuole che a Giulia, la nostra adorata piccolina, piacciano i lama! E pur abitando nella verde periferia di Milano, l’allevamento di un lama supera di gran lunga la mia disponibilità e quella di mio marito ad andare incontro ai sogni di nostra figlia. Ma Julia non ha mai smesso di implorarci, senza neppure considerare i duecento lama di peluche che tiene in camera. Prendersi cura di un lama è sempre stata la sua aspirazione più grande.
Finché due anni fa, mentre stavamo programmando una vacanza in Val d’Ega tra le montagne dell’Alto Adige, ci siamo imbattuti in Denise e Dieter Bologna. Nella loro fattoria, il Maso Prennergut, allevano principalmente lama! Come puoi dunque immaginare da quel momento in poi abbiamo trascorso ogni anno la nostra vacanza estiva presso il loro maso: a Nova Levante in Val d’Ega.
La felicità ha un nome...
...e questo nome è Rooney. Questo camelide andino color caffè è uno degli oltre 100 animali che fanno parte dell’allevamento di lama e di alpaca della famiglia Bologna. Già dalla sua nascita ha stupito i suoi genitori adottivi con la sua tenacia e la sua resistenza. E non c’è niente al mondo, davvero niente, che faccia brillare gli occhi di Giulia così come saper di poter trascorrere un pomeriggio intero al fianco di Rooney. Già a colazione zampetta euforica e, non appena giunti davanti all’entrata del maso, balza felice fuori dall’automobile.
Il regno dei lama
Dieter è solito spiegare agli ospiti appena arrivati le caratteristiche degli animali che alleva, la loro origine e la loro storia. Poi introduce i suoi pastori calabresi, che vivono assieme agli artiodattili e che li proteggono da eventuali pericoli. Inoltre il proprietario di casa si sofferma regolarmente a descrivere le peculiarità caratteriali della giumenta Bellissima o dell’alpaca Pablo, che con fare indifferente annusa i visi dei suoi visitatori, quasi come se volesse stampare loro un bacino in fronte. La passione e la gioia che Denise e Dieter provano nel gestire il loro maso non hanno eguali. In ogni angolo della fattoria, in ogni loro parola, in ogni loro sguardo è possibile percepirne l’entusiasmo. E lo stato d’animo dei loro piccoli a quattro zampe parla da sé. Addirittura degli inesperti come noi, infatti, sono in grado di riconoscere a prima vista il senso di distensione e di felicità che pervade gli animi di tutti gli inquilini della tenuta. Il Maso Prennergut è proprio il regno dei lama!
Noi “ospiti recidivi” non abbiamo naturalmente più bisogno di una presentazione simile e per questo, puntuali al nostro arrivo, Dieter o sua moglie partono immediatamente assieme a Giulia e alla cavezza di Rooney, Iron e Chamois, per andare a recuperare i tre destrieri al pascolo. Per le passeggiate, come anche per i tour in montagna più lunghi, vengono scelti solo gli stalloni più serafici, mentre le cavalle più caparbie, diciamo così, possono continuare a brucare indisturbate l’erba degli ampi prati.
Spalla a spalla
Per il pomeriggio odierno abbiamo in programma una tranquilla passeggiata lungo il sentiero che conduce in discesa verso il paese e di tornare a casa a piedi. Ognuno di noi prende posto a sinistra del suo lama per entrare pian piano in contatto con l’animale. Questi sensibili quattro zampe, infatti, non reagiscono ai comandi vocali e non si smuovono nemmeno quando si tira la cavezza. In compenso si adattano con diligenza al passo di chi li affianca. Hanno bisogno di percepire il contatto corporeo o meglio di sentire la mano di chi li guida sul loro morbido pelo. Per questo anche i bambini più piccoli possono provare il piacere di condurre un lama in modo del tutto autonomo. Chiaramente, però, Denise o Dieter mantengono sempre un occhio di riguardo per i giovani accompagnatori e per i loro amici pelosi. Dopo circa venti minuti di scalpitio devoto lungo vicoli di ciottoli affiancati da suggestivi abeti rossi, raggiungiamo una radura verde. Qui inizia la parte della passeggiata che Giulia preferisce: mentre i lama brucano l’erba del prato, Giulia li accarezza e li riempie di attenzioni. Io stessa infilo la mia mano nella morbidissima lana fitta e constato quanto sia incredibilmente piacevole questa silente interazione con questi simpatici animali. Il sorriso beato sul volto di mio marito mi conferma che anche lui sta provando esattamente la stessa sensazione. E la luce negli occhi di nostra figlia potrebbe illuminare senza difficoltà una lampadina da 60 watt...
L’ultimo bacio
Rilassati come non mai ci rimettiamo in cammino verso il maso. Mentre Denise e Dieter ci intrattengono parlandoci dei maiali Mangalica che, assieme ad oche e ad anatre corritrici indiane, animano il Maso Prennergut, Giulia elogia il “suo” Rooney per il soffice manto e per il comportamento esemplare mantenuto durante tutta l’escursione. E promette di tornare presto a trovarlo: “Sai, domani mi devo esercitare un po’ con mio papà a nuotare in piscina. Ma dopodomani vengo a salutarti, se posso!” Già, questa non sarà di certo l’ultima volta che andremo a trovare i lama durante questa vacanza!
Prima di ritornare all’alloggio facciamo ancora un’ultima puntatina d’obbligo alla scuderia dello stallone: senza un bacino d’addio di Pablo, infatti, non possiamo proprio ripartire.