Il Carezza Biketrail
Manuel
Autore Manuel Demetz
Tag Sport

La mia prima volta. Ma non è finita qui...

Mettetevi la mano sul cuore: a più di quarant’anni provare esperienze nuove non è poi una necessità così impellente, perlomeno quando si parla di hobby. Sappiamo già quello che ci piace e il tempo da dedicare alle passioni generalmente è davvero limitato. In fondo i 25 anni sono un ricordo lontano! Quindi, quella volta che ne abbiamo l’occasione, il brivido dell’avventura che ci assale è assolutamente straordinario.

Non nascondo la mia emozione, oggi proverò per la prima volta il Carezza Biketrail o per meglio dire: questa è la prima volta in assoluto che mi cimenterò lungo le curve e i saliscendi di un bike-trail! Pur essendo io ormai da anni un appassionato di MTB, i trail disegnati ad hoc sono per me una novità. Un bel po’ di tempo fa, navigando in internet, ho scoperto il bike-trail della Val d’Ega e da quel momento in poi ho sempre ripensato a quanto sarebbe bello percorrerlo. E dunque: si parte! Voglio provare l’emozione di scendere le Dolomiti, desidero respirare a fondo tutto lo spirito che  anima i fanatici della MTB e questa passione contagiosa. E voglio vivere appieno il mio primissimo bike-trail. Tra jump, bump, shape, salti e tutto ciò che ne consegue!

Un inizio di giornata a tutto flow

Dal centro del paese di Nova Levante a cabinovia mi porta fino alla stazione a monte Re Laurino II, dove le pareti calcaree del Catinaccio si stagliano acuminate nell’azzurro del cielo. Se penso che le discese estremamente ripide tra gli erti pendii dedicati ai freak della MTB conducono oltre queste cime rocciose, la voglia di dare inizio alla mia avventura lungo il trail sale alle stelle.

Accedo al Carezza Trail con disinvoltura, costeggiando la parete rocciosa di destra. Il brivido di provare la rampa di lancio in legno lo lascio a mio figlio, nel caso la voglia testare tra una decina di anni. Avanzo lasciando alla mia sinistra questo ostacolo e mi consolo dicendomi che alla mia età non serve sempre cimentarsi proprio in tutto. 

Le prime curve a tutto flow sul trail mi entusiasmano già: circondati da prati di montagna, la confidenza di guida e la complicità con il manubrio crescono secondo dopo secondo. Ed è così che si reagisce nel modo più giusto al primo bump che si incontra nella foresta. Il tratto intermedio del Carezza Trail è una perfetta combinazione di passaggi diversi nei quali la natura, con sassi, corsi d’acqua, rocce ed alberi, crea gli ostacoli tecnici. Ed è davvero uno spasso! I costruttori del trail hanno progettato questo tratto rendendolo interessante per le varie tipologie di questo sport su due ruote. Ci sono diverse lines per allenare tutti gli aspetti della tecnica di discesa. Il tratto finale, invece, torna ad essere veloce, meno tecnico, ma di contro più faticoso. Questo tratto è perfetto per allenare specifici gruppi muscolari alle discese sulla MTB. Ma io riuscirò a percorrere i quasi cinque chilometri di trail in un solo fiato? 

La MTB unisce!

Giunto alla terza discesa, sulla funivia scambio quattro chiacchiere con Matteo e con suo figlio Fabio, un tredicenne davvero in gamba. Sono di Lucca e Matteo gira spesso sugli Appennini con la sua XC Race Bike. Anche suo figlio è un appassionato di MTB, mi racconta Matteo, e aggiunge che oggi ha noleggiato per lui una freeride-bike. Un rapido sguardo alle sospensioni posteriori e alla forcella a doppio ponte mi confermano che questo biker in erba si divertirà alla grande assieme alla sua MTB lungo il Carezza Trail!

Giovani e bikepark: un binomio vincente. Questo è quello su cui rifletto durante una breve sosta davanti alla stazione a valle. Un macchinista, durante la sua pausa pranzo, mi racconta che le ragazze e i ragazzi del paese e dei dintorni frequentano molto il trail e che, nel corso degli ultimi anni, sempre più persone a Carezza hanno dimostrato interesse per la MTB. A Nova Levante l’energia della mountain-bike vibra nell’aria! E mentre siedo nel bar del paese davanti ad un cappuccino e ad un croissant, noto subito il viavai colorato di ciclisti. Giovani e meno giovani, turisti e locali. Qui la mountain-bike unisce le persone.

Il Carezza Trail mi ha trasmesso davvero tanta energia e sono felice di aver trovato il coraggio di cimentarmi in questa nuova avventura. Domani mi aspetta un nuovo tour, per questo ora vi lascio. Che impianto per mountain-bike strepitoso!

Sciatori in discesa sulla pista Re Laurino - Catinaccio al tramonto | © Carezza Dolomites/Harald Wisthaler
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