La sega fantasma di Monte San Pietro
Conosci il Monte Regolo? Si tratta di un altopiano nel sud-est dell'Alto Adige: qui si trovano i paesi di Nova Ponente, Monte San Pietro, Aldino e Redagno. Luoghi dove la natura è ancora incontaminata, con alpeggi, boschi profumati e a volte anche qualche storia spettrale, da brividi!
Un tempo a Rio Renner, tra Aldino e Monte San Pietro, viveva un contadino molto avaro. Questi si fabbricò una sega ed era l’unico nel raggio di molti chilometri che ne possedesse una. Tutti quelli che avevano bisogno di un’asse o di una tavola erano così obbligati a portargli tronchi d’albero. Il contadino teneva però per sé i più belli, riuscendo così ad accumulare una grande ricchezza. Quando voleva sentirsi appagato, si chiudeva nella sua stanza sbarrando la porta col chiavistello, tirava fuori la calza che conteneva tutti i suoi soldi e contava il denaro di cui era entrato in possesso in modo illegittimo. Era questa la sua occupazione preferita. Più invecchiava e peggio diventava. Si dice che gli spilorci vivano più a lungo di tutte le altre persone e così fu anche per questo contadino, che raggiunse un’età avanzata. Anche per lui però giunse l’ultima ora ma il suo spirito doveva espiare tutti i peccati che aveva fatto in vita. Nelle rigide notti tra Natale e l’Epifania doveva girare la ruota gelata del mulino situata presso il ghiacciato Rio Renner a mani nude e così facendo gemeva con veemenza per il dolore. Quando non ci furono più tavole da segare, lo spirito doveva andare a prendere pesanti blocchi di ghiaccio dal Rio Renner e tagliarli come fossero tavole anch’essi.
Fu così che qualche anziano di Monte San Pietro ritornando tardi a casa sosteneva di aver sentito il lamento dello spirito del contadino. Lo senti anche tu?