Un inverno sulle lamine
Fare delle buone line sullo snowboard non è cosa da tutti. Io in inverno ho sempre adorato praticare snowboard e in tutti questi anni era più facile incontrarmi sulle piste sopra alla mia tavola, che da qualsiasi altra parte.
Eppure quest’anno segnerà la svolta definitiva: sono pronto ad affrontare una nuova sfida. Mi ero ripromesso di farlo già dall’inizio dell’inverno e per questo ho deciso di inverstire la mia tredicesima in una nuova attrezzatura e di passare dallo snowboard allo sci. Quando si tratta di certi tipi di scelte sono una persona molto risoluta. Così a metà dicembre ho sistemato nel mio scantinato un nuovo paio di sci e degli scarponi. Questo acquisto mi ha infuso un’irrefrenabile voglia di sport e ha fatto crescere in me il desiderio di ritornate in cime alle montagne.
Per inaugurare gli sci servono chilometri di piste
Mio cognato, nonché un mio fantastico compagno di snowboard, ha insistito per accompagnarmi durante la mia prima giornata sugli sci. Non voleva proprio perdersi questo evento. Sapevo che sulle piste di Obereggen avrei trovato il giusto slancio e un terreno versatile, perfetto per testare la mia nuova attrezzatura.
Ora, spinto da una fortissima motivazione e assieme ai miei nuovi sci, mi trovo davanti alla stazione a valle di Obereggen. Non vedo l’ora di lasciare le mie impronte sulle piste preparate alla perfezione. Ho trascorso la serata di ieri studiando nel dettaglio la cartina di Obereggen. Oggi si sfreccia a più non posso, perché i chilometri che questo skipass permette di percorrere sono esattamente 111. E io non me ne voglio perdere nemmeno uno.
Che giorno sugli sci sarebbe senza un piatto di canederli?!
La neve è al top e la rete di impianti di risalita perfettamente collegati ci consente di percorrere entro mezzogiorno molti dei chilometri a disposizione. Con il sole alto io e mio cognato ci concediamo entrambi un pranzetto sostanzioso, in fondo abbiamo già bruciato calorie a non finire! Assaggiando il mio gulasch speziato e i canederli, ripenso alle ultime piste e mi rendo conto di essere pienamente soddisfatto dei miei sci! Su queste lamine mi diverto tantissimo, sia ad affrontare le curve strette, che a fare curve in conduzione, anche se devo ammettere che entrambe richiedono un grande sforzo fisico. Pista dopo pista prendo confidenza sugli sci e la mia prestazione migliora visibilmente. Seduto a tavola qui al Rifugio Mayrl Alm, mentre sto ancora inzuppando l’ultimo pezzo di pane nel sughetto, con la mente sono di nuovo sulle piste. Ho quasi la sensazione di aver passato gli ultimi dieci inverni su queste lamine. Adoro i miei sci, soprattutto quando percorro i pendii più ripidi, ad esempio l’ultimo tratto della pista Zanggen!
Ora possiamo dirlo: ci abbiamo proprio dato dentro! E adesso, dopo aver passato altre tre ore sulla neve e con un buon pasto nello stomaco, siamo letteralmente esausti. Per oggi due serie da tre ore di sci sono più che sufficienti. Ci siamo definitivamente guadagnati la nostra birretta di fine giornata, che decidiamo di sorseggiare al sole della terrazza. L’abilità motoria richiesta dallo sci mi ha letteralmente lasciato di stucco e non vedo l’ora che sia domani per continuare a sfrecciare lungo le pendici del massiccio del Latemar. Al mio arrivo ero ancora uno snowboarder convinto, ma ora tornerò a casa da sciatore. Volendo fare un breve resoconto, seppur non ancora definitivo, posso dire che, vista la cornice da sogno delle piste di quest’area sciistica, non c’è davvero di che stupirsi!