Prato dei crochi con vista sul Latemar | © Alex Filz
Le più belle escursioni di inizio estate
Lara
Autore Lara Sinner
Tag Sport

Arrivederci inverno, benvenuta estate!

Davanti a noi è tutto verde smeraldo, verde muschio, verde brillante! La primavera ha conquistato l’intera Val d’Ega. Semaforo verde per la stagione delle escursioni! A piedi ci si inoltra nel magico mondo delle Dolomiti alla scoperta del Catinaccio. E da metà maggio anche gli impianti di risalita di Carezza sono di nuovo in funzione e offrono un apprezzato aiutino ai meno allenati. Qui trovate le 5 escursioni must-walk ordinate in base al grado di difficoltà. Per vivere al meglio l’inizio estate a Carezza.

#1 I basics: da Nova Levante al Lago di Carezza

Una camminata di circa 3 ore e mezza, lunga 10 chilometri e con 350 metri di dislivello porta, partendo dal Centro di Protezione Civile di Nova Levante e passando davanti alla Segheria demaniale Latemar, al variopinto Lago di Carezza. Chi ama la natura deve assolutamente passeggiare attorno al lago prima di tornare indietro verso Nova Levante, passando di fronte al Maso Spechtenhof. E la ricompensa più grande per la fatica fatta (non enorme, a voler essere sinceri) sono proprio gli splendidi colori del Lago di Carezza. Ma anche i dintorni invitano ad immergersi nei propri pensieri. Al Maso Stadlalm si fa il pieno di energie. E lo spirito si nutre passeggiando.

#2 Cammina, cammina... si arriva alla Malga Costa - Haniger!

580 metri di dislivello in 3,5 ore. Un percorso lungo 9,4 km. Questi sono i numeri della seconda escursione che vi proponiamo per l’estate in Val d’Ega. Questo percorso di media difficoltà porta dal Passo Nigra, oltre la Malga Baumann Schwaige e fino alla Malga Costa – Haniger. Qui vi attende una pausa rigenerante e tante bontà della tradizione culinaria dell’Alto Adige! Dopo aver ammirato l’incredibile vista sulla conca bolzanina riprendere a camminare risulta leggermente più difficoltoso, è vero... Per fortuna, però, il percorso di ritorno è lo stesso! Oppure, chi vuole seguire il percorso circolare, può salire verso Tires al Catinaccio e tornare al Passo Nigra con l’autobus.

#3 A passo veloce lungo il labirinto del Latemar

Le gambe più allenate fremono già alla sola idea di addentrarsi nel labirinto di rocce del Latemar! Perché il legno armonico della foresta di Carezza rasserena l’anima e gli enormi blocchi di rocce calcaree staccatesi dal Latemar risvegliano l’esploratore che si cela dentro ognuno di noi. L’escursione parte dal Passo di Costalunga e conduce oltre il sentiero del Labirinto e lo stagno Geplänk, per ritornare poi al punto di partenza: in 8,5 chilometri, 3 ore e con 230 metri di dislivello. Per un’avventura a tutto sprint e divertimento!

#4 Con il naso in su verso la Cima Pope!

Chi, senza incrociare le dita dietro alla schiena, ha alle spalle già qualche escursione, può partire dal Passo di Costalunga e raggiungere la Cima Pope! Questa escursione dura 3 ore, i chilometri da percorrere sono 7, mentre il dislivello da superare è pari a 730 metri. Il Passo di Costalunga è il punto di partenza, il Latemar crea una cornice mozzafiato lungo il percorso. Lo sguardo punta dritto ai 2.460 m della Cima Pope. Una volta raggiunto il vertice un fantastico panorama sulla Marmolada, sulle Pale di San Martino, sul Gruppo del Sella, sul Sassolungo, sul Catinaccio, sulle Alpi Venoste e sull’Ortles, il re indiscusso di tutte le vette dell’Alto Adige, ripaga del sudore della salita. 

Consiglio: questo tour non è adatto a chi soffre di vertigini. Inoltre, è necessaria un’attrezzatura idonea!

#5 Il non plus ultra: in esclusiva per i professionisti dell’escursionismo!

808 metri di dislivello. 10 chilometri di ripide salite percorribili in 4 o 5 ore: chi riesce nell’impresa conquista il cuore del Catinaccio e del Passo Vaiolon! L’escursione conduce attorno alla Roda di Vaèl ed è senza dubbio la più bella, impressionante ed indimenticabile di tutta la Val d’Ega. Dal Passo di Costalunga lungo il sentiero di Masarè si arriva al Passo Vaiolon e avanti fino al Rifugio Roda di Vaèl. E poi si ritorna al Passo di Costalunga, non senza prima però essere entrati nel rifugio per del meritato ristoro! Anche in questo caso è indispensabile non soffrire di vertigini ed essere dotati di una cintura di sicurezza per l’arrampicata!

Sciatori in discesa sulla pista Re Laurino - Catinaccio al tramonto | © Carezza Dolomites/Harald Wisthaler
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