„Kropfen hots eigenlich olm schun geben“,
Mena prepara le tradizionali Krapfen altoatesine
Oggi, alla soglia dei 90 anni, Mena gioca a carte su internet, usa Skype, continua a condurre una vita serena a Collepietra, con le sue galline, vicino alla famiglia e agli amici… ed è un vero e proprio punto di riferimento in fatto di Krapfen. "I giovani, oramai, i Krapfen non li fanno più. Nemmeno i miei figli, che però si leccano i baffi quando li trovano pronti", commenta con una risata. Eppure, la preparazione dei Krapfen è un'antica tradizione, che Mena ha imparato da sua madre; la quale, a propria volta, l'ha imparata dalla sua, e questa dalla sua – e via dicendo, in una catena che risale una generazione dopo l'altra fino agli albori della storia di Collepietra. La ricetta che usa Mena, quindi, è quella che si è sempre usata al maso Kesselmoos. Anche se magari non la segue proprio alla lettera. Per le dosi, infatti, preferisce andare a occhio, applicando quanto appreso in anni e anni di esperienza. È stata questa a insegnarle a fidarsi delle sue mani, perché – spiega – la lavorazione dell'impasto è il passaggio più importante nella preparazione dei Krapfen. La temperatura, inoltre, ha un ruolo fondamentale: sia quella della cucina, che deve essere piacevolmente calda, sia quella dell'olio, che, invece, deve "ardere come l'inferno". Per non parlare del fattore tempo, assolutamente da non sottovalutare: dopo aver lasciato riposare l'impasto per una o due ore, i Krapfen vanno modellati e cotti il più velocemente possibile. Non è un caso se ancora oggi gli abitanti di Collepietra sono chiamati "Kloatznstingl": i Krapfen con ripieno di "Kloatzn" (ossia di pere secche) sono, infatti, una vera e propria istituzione in paese. Proprio come un tempo, i Krapfen sono dolci riservati alle feste, a eventi associativi e sagre. Alle occasioni speciali, insomma, come il popolare festival Steinegg Live, le cui centinaia e centinaia di partecipanti non hanno certo intimorito Mena, sempre pronta ad aiutare quando in paese ce n'è bisogno. Perché a Collepietra – afferma – ci si dà sempre una mano.
Oggigiorno, i Krapfen si trovano in ogni angolo dell'Alto Adige e nelle varianti più diverse: con gli spinaci, i semi di papavero o la marmellata, per esempio. E naturalmente, con il ripieno di pere secche, come vuole la tradizione di Collepietra.